giovedì 21 febbraio 2008

Prestigiosa Intervista

Roma, 20 feb. (Apcom)

Uomini tremate, Internet e l'alta tecnologia non sono più - o forse non sono mai state - cose da maschi: le 'geek girls', ovvero le ragazze appassionate di tecnologia, sono arrivate anche in Italia. Dopo il grande rende-vouz di san Francisco, le girls sbarcano a Milano e il 29 febbraio si riuniranno tutte per una cena-evento a base di tecnologia e new media: i posti sono già andati a ruba e sul sito girlgeekdinnersitalia.com campeggia un lampeggiante "sold out".

Le geek girls, infatti, sono una rete mondiale. Da Bay Area (San Francisco) a Nottingham, a Londra, dalla Nuova Zelanda, a Bruxelles, passando per Toronto e la Germania, ora le girl-geek-dinners sbarcano a Milano. Un evento 'girls only', a parte 20 selezionati uomini che avranno l'onore di essere invitati.

La cena, che per non dimenticare comunque le buone tradizioni sarà all''Osteria dei vecchi sapori', è organizzata da un dream team di ragazze dai 30 ai 38 anni che lavorano a Milano e che hanno raccolto il testimone da una compagna ormai emigrata a Londra, mentore della prima 'timida' edizione dell'anno scorso, nata da un passaparola internettiano. Le ragazze hanno da poco hanno aperto un blog e ora hanno deciso di riunire le appassionate tecnologiche di tutta Italia: e il 29 arriveranno da tutto il Belpaese, soprattutto dal Nord e Centro, perché pare che le adesioni non vadano per ora più giù di Roma.

"La geek - spiega Susan Quercioli, 39 anni, project manager in una società di informatica - è una ragazza che ha la passione della tecnologia dai cellulari, al computer, dai software al web ai blog. Anche saper aggiustare una ruota della macchina è molto geek. La nostra missione è far capire che una donna che sa 'smanettare' o cambiare una ruota non è più una mosca bianca".

Susan ha incontrato le altre l'anno scorso alla prima cena geek italiana, natada un passaparola sul web. "L'anno scorso eravamo in 70-80, quest'anno - dice entusiasta Sara Maternini, 33 anni, corporate blogger e addetta al web marketing per una società che vende prodotti tipici alimentari su Internet - i posti sono esauriti da giorni. Siamo già cento ragazze con 20 ospiti maschi, ma ce se ne sono altre 60 in lista d'attesa".

Sara Rosso, 30 anni,manager di servizi internet, viene dalla California, dove era presidente delle business women dell'università, e non è stupita da tanto successo. Arrivata in Italia ha sentito la mancanza delle geek, adesso spera di ritrovarle numerose: "Sono convinta - dice - che ce ne siano molto di più anche in Italia, devono solo venire fuori".

Vietato non prenderle sul serio, non sono ragazzine computerizzate, ma donne che lavorano: web marketing, web management, analisti, programmatrici, creatrici di software, blogger professioniste, content manager. Professioniste altamente tecnologiche, insomma, che però soffrono un po' di solitudine e hanno deciso di fare 'network' per confrontarsi, arricchirsi professionalmente e perché no, fare carriera. Il tema della serata milanese, proprio per far uscire dal guscio le più timide, è 'Come una donna può imparare a proporsi: Network. Share. Empower'
I manager dell'IT (information tecnology) sono per lo più maschi, forse in realtà un po' meno che negli altri settori - spiega Sara Maternini - ma noi donne siamo sparse dovunque e sentiamo l'esigenza di fare comunità condividere il sapere per accrescere anche il potere, al femminile". Sara giura che ci sono moltissime professioniste ad alti livelli, ma la tecnologia non era maschia? "No - risponde Sara - conosco tanti uomini che dicono 'oh mio dio' di fronte a un computer. Il digital divide non è fra uomo o donna, ma tra chi ne sa e chi no, tra chi è geek e chi no". E chi storce il naso insomma è un po' come quelli che continuano a dire che le donne non sanno guidare, apostrofa la geek.

Susan Quercioli è un po' meno ottimista sul fronte parità, lavora in un ufficio di soli maschi, che deve coordinare e si sente un po' sola: "La tecnologia è un mondo di uomini e gli uomini tecnologici si vantano molto. Noi donne stiamo sempre un passo indietro, non ci mostriamo e per questo tendiamo a non emergere".

Ma i colleghi maschi che ne pensano? Venti privilegiati sono stati invitati alla cena girl geek dinner, e sulla blogsfera si è scatenata una piccola competizione per essere i prescelti. Uno di loro è Marco Zamperini, 45 anni, chief tecnology officer alla 'Value Team': lui scova le nuove tecnologie e le 'evangelizza', è un pioniere che afferma "sono orgoglioso di dire che il nostro A.D. (Patrizia Grieco) è una donna, che nella nostra azienda su tremila persone quasi la metà sono donne e moltissime di loro sono tecnici e altamente specializzate, in nuove tecnologie e sviluppo software". Non c'è da stupirsi, spiega Marco, perché "le donne sono tecnici eccellenti". E giura che non è da ora, ma da vent'anni, tanti quanto la sua esperienza professionale ha contato.

Secondo Marco "non ci sono modelli maschili nell'IT. Il nostro lavoro sulle tecnologie del software ad esempio, richiede accuratezza, precisione e attenzione: doti più femminili che maschili. Per semplificare: in linea di massima i maschi tecnologici sono creativi ma confusionari e caotici, le donne precise e accurate, così i team si completano perfettamente. Ma sono le geek girl che consentono di arrivare alla fine del lavoro".

Marco è molto contento di essere tra gli invitati alla cena e vorrebbe vedere le donne tecnologiche sempre più valorizzate "perchè dietro un grande tecnologo, c'è sempre una grande tecnologa. Anzi sono orgoglioso di dire che vado anche come padre di una ragazza geek next generation: mia figlia ha 11 anni e ha già costruito il suo blog". In attesa della cena del 9 febbraio sul blog delle geek girano i primi commenti curiosi: "Simpatica 'sta cosa", scrive Lazza. "Ho sempre avuto il sospetto che comprarsi un SUV fosse l'unico modo per una donna di sentirsi 'power'...", chiosa Leonora.

2 commenti:

  1. Be anche io ho superato i 40 e sono molto appassionata di internet... ciao da Maria

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  2. Marco, Ti ringrazio moltissimo per aver ripubblicato una versione coi link del bell'articolo di APCOM, ti vorrei però seegnalare che quello che link è il mio VEcchio blog, il nuovo è www.pm-10.net.
    GRazie

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