mercoledì 1 aprile 2009

La mia Venice Session

A Venezia per partecipare a Venice Sessions, oltre ad incontrare diversi amici, ho sentito delle storie veramente belle.
Come l' introduzione di Franco Bernabè che, ancora una volta, ha narrato una storia che non mi stanco di ascoltare.
Come Massimo Banzi, che ha una faccia troppo simpatica, un sorriso disarmante e delle idee alle quali mi sento di dare tutto il mio supporto. VIVA ARDUINO!
Il grande Andrea Pontremoli ha raccontato,con simpatia e semplicità, una storia italiana di passione e qualità. Bravo Andrea!
Ma chi mi messo in ginocchio per l' ammirazione è stata Ilaria Capua.
La passione della scienziata, unita ad una rara chiarezza di visione dell' impatto sulla società del suo lavoro e ad una flemmatica certezza che il sapere è un bene comune da condividere. Applausi a scena aperta.
Ancora privo di fiato per l' intervento di Ilaria ecco che appare Maria Luisa Lavitrano, con i suoi maialini transgenici. Stupore e meraviglia. La buona sorte mi ha concesso di fare il viaggio di ritorno a Milano con questo grande scienziato e penso che al mio rientro dalla luna di miele, faremo sicuramente qualche iniziativa comune.
In effetti, a parte la noiosa introduzione di Salmon, che ha chiarito definitivamente che non basta scrivere un libro sullo Story Telling per essere uno Story Teller, la giornata è stata fitta di interventi appassionanti ed ha generato molte riflessioni che svilupperò nei prossimi giorni.

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