Guglielmo Marconi Ict Global Forum&Exhibition - L'eredità di Marconi: l'ubiquo digitale
In concomitanza della ricorrenza dei cento anni dal conferimento del Premio Nobel a Guglielmo Marconi, si tiene a Bologna il GMFE 2009, 22 – 24 aprile, l’ICT Global Forum&Exhibition che ha come obiettivo di raccogliere 'l’eredità' Marconiana e di presentare, in diretta dal futuro prossimo, gli scenari, le tecnologie e servizi per le imprese, le pubbliche amministrazioni, le professioni e gli operatori del comparto.
Diciotto sono i convegni e 169 i relatori, personalità di spicco del mondo dell’impresa, dell’economia e della scienza, che nelle tre giornate dell’evento bolognese, faranno il punto sullo stato dell’arte del mercato telecom ed it, sulle applicazioni ed utilizzi, già disponibili o prossimi e che ne delineeranno gli scenari e prospettive future.
Catalizzatore del GMFE Gabriele Falciasecca presidente della Fondazione Guglielmo Marconi e docente universitario, Oddone Sangiorgi, presidente del Consorzio FIA e Jacob Kovo, tra i fondatori del Salone dell’informatica degli anni’80 di Bologna, organizzatori.
Tra i primi a raccogliere la sfida Ozalp Babaoglu, a Bologna dopo la Cornell University fautore dello sviluppo di sistemi di “self organizing e self adaptive” e tecniche biology inspired; Giorgio De Michelis dell’Università Milano – Bicocca, impegnato con il suo gruppo di lavoro nello sviluppo di un nuovo modello di computer, business intelligence e sull’interaction design per sistemi mobili ubiqui; Roberto Vacca, futurologo, approdato al GMFE, dopo il medioevo prossimo futuro amplificato da Umberto Eco e Alberto Ronchey; Marco Zamperini il Funky Professor in the web e Tecnology Evangelist, per il quale, accedere al wi-fi da un qualsiasi punto di una città o luogo, dovrebbe essere scontato come l’illuminazione pubblica; solo per citarne alcuni.
Catalizzatore del GMFE Gabriele Falciasecca presidente della Fondazione Guglielmo Marconi e docente universitario, Oddone Sangiorgi, presidente del Consorzio FIA e Jacob Kovo, tra i fondatori del Salone dell’informatica degli anni’80 di Bologna, organizzatori.
Tra i primi a raccogliere la sfida Ozalp Babaoglu, a Bologna dopo la Cornell University fautore dello sviluppo di sistemi di “self organizing e self adaptive” e tecniche biology inspired; Giorgio De Michelis dell’Università Milano – Bicocca, impegnato con il suo gruppo di lavoro nello sviluppo di un nuovo modello di computer, business intelligence e sull’interaction design per sistemi mobili ubiqui; Roberto Vacca, futurologo, approdato al GMFE, dopo il medioevo prossimo futuro amplificato da Umberto Eco e Alberto Ronchey; Marco Zamperini il Funky Professor in the web e Tecnology Evangelist, per il quale, accedere al wi-fi da un qualsiasi punto di una città o luogo, dovrebbe essere scontato come l’illuminazione pubblica; solo per citarne alcuni.
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